Fumagalli e il Premio Good Pig.
Quest’anno Fumagalli Industria Alimentari è stata l’unica in Italia a ricevere la “Menzione d’onore Good Pig” per aver migliorato il benessere delle scrofe nella propria filiera, smettendo di ricorrere a gabbie di allattamento e di gestazione, che causano agli animali gravi sofferenze e privazioni, e fornendo alle scrofe paglia o altro materiale di arricchimento necessario a esprimere i loro comportamenti naturali. Per Fumagalli la menzione insignita dalla onlus Compassion in Word Farming (CIWF Italia), il cui obiettivo è mettere il benessere degli animali da allevamento al centro dell’industria alimentare, è solo il primo step di un lungo cammino in cui l’azienda è già impegnata da tempo. “Ci siamo infatti candidati all’evoluzione del premio Compassion – spiega Pietro Pizzagalli, responsabile degli allevamenti – adottando standard molto elevati nei sistemi di allevamento, ingrasso e macellazione dei suini, decisamente superiori alle norme previste dalla Direttiva europea sulla protezione animale”. All’interno dell’azienda, ad esempio, non vengono praticate alcune mutilazioni che sono pratiche di routine nell’allevamento dei maiali. “Nel 2018 l’Unione europea bandirà la castrazione chirurgica – precisa Pizzagalli, – e l’Italia chiederà una deroga, anche perché nel nostro Paese si lavora sui suini pesanti. Nei nostri allevamenti già utilizziamo dei sistemi alternativi alla castrazione, sviluppati proprio in collaborazione con gli esperti della onlus: alcuni capi vengono trattati con il vaccino immunizzante. Negli altri casi procediamo con la stessa tecnica che si usa per cani e gatti, con l’impiego di anestesia e analgesia”. Per mantenere il Premio Good Pig, Fumagalli dovrà per almeno cinque anni continuare a garantire i criteri sopra descritti e già adottati negli allevamenti e, soprattutto, per tutta la durata dell’impegno la filiera sarà costantemente monitorata dal team della onlus Compassion che verificherà i progressi svolti, oltre a fornire assistenza e supporto lungo il percorso.