Per avere un indicatore reale è necessario verificare tutti i passaggi e le fasi coinvolte nella realizzazione di un prodotto.
Misurare il livello di sostenibilità nella produzione alimentare non può prescindere dall’analisi di tutte le fasi e i processi coinvolti. Nella produzione di salumi questa analisi parte ovviamente dall’allevamento: come è realizzato, di quante risorse energetiche necessità, oltre ai consumi per la produzione dei mangimi e il loro trasporto. Una seconda fase della filiera riguarda il trasferimento delle carni negli stabilimenti, la loro trasformazione e la conservazione dei prodotti finiti per la stagionatura o in attesa della distribuzione. Le condizioni in cui vengono svolte queste attività influiscono oltre che sulla sostenibilità, sulla sicurezza e la qualità dei prodotti Infine la fase di confezionamento del prodotto, la distribuzione e la durata prima della scadenza. Questa terza fase è forse quella in cui è più facile misurare la sostenibilità, considerando l’energia necessaria per garantire la catena del freddo per conservare i salumi e le emissioni per il loro trasporto verso la distribuzione. E’ molto importante valutare anche un altro parametro che influenza la sostenibilità di un salume: il suo confezionamento in busta. I prodotti imbustati prevedono infatti un considerevole utilizzo di prodotti plastici. Proprio per intervenire su questo parametro Fumagalli industria alimentari spa ha creato il packaging “Meno plastica”. La linea di affettati “Meno Plastica” nasce come risposta all’esigenza di un packaging coerente con la missione di sostenibilità di processo e prodotto. Grazie all’impiego di una particolare carta barrierata termoformabile è stata ottenuta una riduzione del peso complessivo delle vaschette ed un risparmio di materiale plastico pari a circa il 40%.